Mimmo Licciardiello

L’Italia possiede una ricca rete di strade secondarie , prevalentemente composta da sentieri e vie antiche , lunga circa 7000 km. Gran parte di questo fascio di vie e’ ben segnalato grazie a cartografia ufficiale  , a cammini certificati con tanto di sito , app e tracce gps che sfruttano le ultime tecnologie satellitari esistenti. Insomma...perdersi e’ quasi impossibile. Ci sono però dei tratti che , per incuria ,  lavori in xorso o semplicemente perché poco battuti  risultano parzialmente isolati o comunque non tracciati. Diventa quindi fondamentale saper leggere ed interpretare una carta Escursionistica . Che dovremmo sempre avere con noi quando camminiamo Anche al fine di comunicare ai soccorsi la propria (corretta)  posizione in caso di necessità. Si...ma come si legge una carta Escursionistica? Cominciamo dall’abc... Per definizine una carta Escursionistica ha per oggetto la rappresentazione grafica, in proporzioni ridotte, della superficie terrestre o d...

Quando si decide di praticare trekking o cicloturismo si passa la maggior parte del proprio tempo all’aria aperta , su sentieri poco trafficati e con la possibilità concreta di imbattersi in uno o più cani randagi,  a difesa del proprio territorio piuttosto che di greggi o di fattorie Anche considerando il fatto che spesso si cammia nelle stagioni più calde dove il fenomeno assume proporzioni ancor più preoccupanti. I cani presenti sul territorio , randagi o meno , singoli o in branchi , possono rappresentare un potenziale rischio di aggressione per i viandanti , cicloturisti o trekker  ? La risposta è Si. Ma se si rispettano alcune regole comportamentali vedremo come questo rischio diminuisce notevolmente , fino quasi ad annullarsi. È quindi importante sapere che ci sono dei comportamenti da mettere in atto,  ed altri da evitare assolutamente , che possono fare la differenza quando si incontra un cano da solo o n branco. . Navigando in internet le discussioni in me...